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Cos’è la Croce Azzurra, il pronto soccorso per i cuccioli di Taranto

Roberta Frascella - 5 Dicembre 2021

I nostri amici animali sono un grande valore aggiunto nella nostra vita e riempiono le nostre giornate di risate e spensieratezza. Tuttavia, potrà essere capitato che la loro vivacità li abbia portati ad avere degli incidenti, così come capita alle persone. Magari era domenica o il giorno di Natale e l’ambulatorio veterinario di fiducia era, per ovvi motivi, chiuso. Presi dal panico, ci si chiede: e ora che si fa? Niente paura, tarantini, è molto semplice: basta rivolgersi alla Croce Azzurra. Molti non sanno dell’esistenza di questa realtà a Taranto, ma vale la pena approfondire la conoscenza di questo posto e di chi ci lavora, sia per valorizzare il loro grande impegno, sia per sapere cosa fare nel caso di un incidente del nostro amico a quattro (ma anche due) zampe.

La Croce Azzurra è un ospedale veterinario che si trova a Piazzale Bestat: non potete non riconoscerlo, ha proprio una croce di colore azzurro che sporge da uno dei due palazzi, indicando la sua presenza. A dirigerlo c’è il dottor Luca Laporta, con cui abbiamo avuto il piacere di chiacchierare in compagnia della dottoressa Stefania Galoppa.

Il dottor Laporta racconta che quest’ospedale veterinario è nato nel 2011 per sua volontà: lavorava a Bari presso un’altra clinica e si è spesso trovato davanti a pazienti provenienti da Taranto che a ogni ora del giorno e della notte gli portavano i propri animali da visitare urgentemente e a cui ha anche indicato la strada per raggiungere il luogo per via telefonica. A un certo punto, ha deciso di lasciare il lavoro privato e quello di assistente universitario che svolgeva nel capoluogo pugliese, ha preso in mano la situazione e ha deciso che, nonostante non partisse con le premesse migliori per tutte le difficoltà che il territorio tarantino riserva, era il momento di creare un ospedale veterinario che garantisse questi servizi anche a Taranto.

Il progetto era ed è molto audace ed è stato portato avanti nonostante le difficoltà, non rappresentate tanto dalla burocrazia, quanto dall’aspetto economico. L’investimento iniziale, infatti, è stato ingente: per usare le parole del dottor Laporta, “aprire il centro veterinario è stato come aprire sei ambulatori contemporaneamente visto che il servizio andava assicurato sette giorni su sette e ventiquattr’ore su ventiquattro”. Ha investito soprattutto nelle attrezzature, ad esempio i macchinari del sangue e l’emogasanalisi, i ventilatori per l’anestesia, le gabbie per l’ossigeno e gli strumenti necessari per il ricovero degli animali. Ora non hanno alcun supporto finanziario esterno, ma si basano sugli introiti derivanti dai clienti, che sono drasticamente aumentati in questi dieci anni di attività e anche la dottoressa Galoppa rileva questo dato in aumento in base alla sua esperienza biennale, segno che il lavoro da loro svolto è di qualità e pagare per i loro servizi rende questi ultimi sempre più efficienti, con una ricaduta positiva sui pazienti.

L’Ospedale Veterinario Croce Azzurra, quindi, opera sul territorio tarantino da ben dieci anni e offre un servizio molto completo, sebbene sia specializzato nel pronto soccorso, nel trattamento dei traumi – da investimento, da caduta, da scossa e così via – e nell’emergenza chirurgica, che garantiscono a tutte le ore e ogni giorno dell’anno – festivi e weekend inclusi. Nel corso del tempo, l’ospedale si è ingrandito e ha accolto una serie di nuovi professionisti: sono partiti in tre dottori e sono arrivati agli attuali tredici. Infatti, la dottoressa Galoppa è arrivata qui da circa un paio d’anni: dopo aver lavorato in diverse strutture del Nord e del Centro Italia, ha deciso di tornare nella sua città per svolgere il suo lavoro e il dottor Laporta l’ha accolta per la sua professionalità.

Essendo tanti e avendo a che fare con gli animali, il gruppo di professionisti della struttura è molto affiatato e unito. Galoppa racconta che tra tutti i colleghi c’è un rapporto molto bello, di stima e affetto, collaborano e si supportano costantemente ed è un contesto lavorativo che, dal punto di vista umano, non ha mai trovato altrove. Laporta sottolinea come l’unità del gruppo non venga scalfita dallo stress delle emergenze continue, dalle ansie dei proprietari degli animali che curano o dalle oggettive difficoltà che incontrano – è un lavoro dove ci si sporca le mani, dice. Anche se è lui a dirigere la clinica, ritiene che il vero motore della struttura siano i suoi collaboratori, che creano un ambiente sano e familiare, il cui clima disteso aiuta tutti loro nel lavoro e gli utenti nell’affidarsi.

La Croce Azzurra di Taranto si occupa esclusivamente di animali di piccola taglia e animali esotici, che vengono portati in prima persona dal proprietario per far fronte a qualsiasi necessità e urgenza. Tuttavia, mette a disposizione un servizio taxi a pagamento che si occupa di prelevare gli animali dal loro domicilio qualora i padroni siano impossibilitati a raggiungere la clinica, ad esempio se sono anziani o hanno una disabilità, se non hanno l’auto o la stazza dell’animale impedisce loro di trasportarlo.

Ma com’è lavorare con gli animali? Il dottor Laporta ha gli occhi che brillano quando risponde alla domanda con un sonoro “bellissimo!”. Per lui, gli animali sono fonte di benessere e la dottoressa Galoppa racconta di nutrire un forte rispetto per specie diverse da quella umana e di imparare giorno dopo giorno a cogliere i segnali che i pazienti mandano, non avendo la possibilità di dire a parole ciò di cui soffrono o hanno bisogno, anche grazie alla conoscenza sempre più approfondita dei singoli animali in cura giorno dopo giorno.

Certo, non è facile avere a che fare con animali che arrivano in piena emergenza e che corrono il rischio di non farcela. Anche se i medici sono pronti a intervenire chirurgicamente in ogni momento e le loro competenze e professionalità non sono in discussione, purtroppo non tutti gli animali si salvano e alcuni di loro muoiono. Il dottor Laporta dice che alla morte non ci si abitua mai ed è come se fossero tutti figli loro, ognuno speciale a modo suo, mentre la dottoressa Galoppa sottolinea un ulteriore aspetto, ovvero l’immedesimazione del medico nel proprietario che si sente dare la peggiore delle notizie sul proprio animale. Nonostante ci sia sempre un margine di lucidità e di distacco nell’affetto che i professionisti della struttura rivolgono agli animali che hanno in cura, soprattutto per garantire una performance professionale accurata e approfondita, il lato umano non può essere messo in discussione.

Non si tratta, però, solo di avere a che fare con gli amici a due e quattro zampe, ma anche coi loro proprietari. Quando questi arrivano portando il loro cucciolo, sono ovviamente spaventati e in preda all’ansia, l’emotività ha preso il sopravvento – ed è normalissimo – per cui, anche se i medici della Croce Azzurra sono chiari e solleciti nelle loro spiegazioni, è difficile colloquiarci e bisogna trovare metodi alternativi, tra cui la firma del consenso informato, per ovviare a questa situazione. Se però un animale viene ricoverato per più giorni, il padrone ha tutto il tempo per capire cosa sta accadendo e inevitabilmente il rapporto tra lui e i professionisti migliora. Galoppa sintetizza questo aspetto affermando che bisogna trovare un equilibrio tra essere professionali e arrivare alla gente.

La paura più grande che Laporta e Galoppa dicono di avere, legata al fatto che alla morte non ci si abitua mai, è quella dell’errore irreversibile, per cui l’attenzione è fondamentale nel loro lavoro, ma sanno benissimo che “il miglior medico è quello che sbaglia meno”, per cui il loro impegno e la loro concentrazione non vengono mai a mancare – accanto all’affetto che si prova inevitabilmente nel guardare gli occhi di un animale che soffre e si affida alle tue cure.

Questo spiega anche perché scegliere di dedicarsi alla medicina veterinaria. Il dottor Laporta la ritiene una scelta non del tutto razionale e che si sviluppa sin dall’infanzia, coltivata pian piano come una passione; la dottoressa Galoppa ritiene che comunque ci vuole determinazione, studio e voglia di fare esperienza affinché la passione si concretizzi in questo lavoro, affascinante ma impegnativo. Tale impegno non si limita ai giorni feriali e alle ore diurne, come abbiamo detto, ma bisogna stare allerta e la possibilità di essere chiamati dalle ferie o di notte per poter operare è sempre dietro l’angolo. A questo proposito, il dottor Laporta racconta un aneddoto molto divertente e interessante: alle tre di mattina del giorno del suo matrimonio, è stato richiamato per un parto cesareo di alcuni cani corso; non si è certo tirato indietro, è andato, ha fatto il suo dovere, è tornato a casa e qualche ora dopo era in chiesa a sposarsi. Dedizione al lavoro, soprattutto, ma anche comprensione da parte delle famiglie, che devono essere consapevoli del ruolo che i loro cari hanno e del fatto che a volte possano restare in ambulatorio oltre l’orario prestabilito.

Quindi, cosa fare se il proprio animale ha bisogno urgente di essere visitato per un qualsiasi trauma o incidente? Il compito dei padroni è prendere il loro affetto – Laporta parla più volte di animali parlando di affetti ed è bellissimo -, caricarlo sul mezzo più veloce, portarlo in clinica, citofonare e spiegare cosa è successo. Poi basta. Il resto tocca a questa magnifica e solerte squadra, che interviene e garantisce la degenza degli animali, oggetto di cura, terapia e coccole costanti per tutto il tempo necessario.

Insomma, non dobbiamo avere più paura del necessario se succede qualcosa ai nostri cuccioli: ora sappiamo che abbiamo nell’Ospedale Veterinario Croce Azzurra un punto di riferimento importante a cui dare tutta la nostra fiducia, consapevoli che i medici e tutti gli operatori che vi lavorano faranno di tutto per aiutare il nostro animale a stare meglio in ogni modo e momento. Siamo in buone, buonissime mani.

L’Ospedale Veterinario Croce Azzurra si trova a Piazzale Dante 29, ex Piazzale Bestat, a Taranto. Potete contattarlo al numero 099 9678441 ed è aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

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