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La magia del progetto “Kintsugi”: pasticceria e sartoria per il reinserimento in società

Redazione IAMTaranto - 31 Gennaio 2022

Fonte – Nuovo Quotidiano di Puglia – Ricostruire qualcosa che si è rotto senza nascondere le fratture ma, anzi, mostrandole. È questa l’antica arte giapponese del kintsugi (金継ぎ). Al rione Tamburi l’arte della pasticceria con il progetto “Kintsugi” che è stato presentato e realizzato con l’Ufficio locale di esecuzione penale esterna di Taranto, Dipartimento di giustizia minorile e di comunità con i fondi destinati alle persone in esecuzione penale esterna e in sanzioni di comunità. Determinante il ruolo del Centro Educativo Murialdo con il suo presidente Padre Nicola Preziuso, parroco di Gesù Divin Lavoratore,

Determinante il lavoro del pasticciere di Riccardo Vezzola, alle sue “lezioni” e alla sua passione trasferita sui corsisti soprattutto durante il periodo natalizio con i panettoni. E gli stessi risultati sono stati conseguiti negli altri spazi allestiti da “Kintsugi”.

«Oppure nello spazio di sartoria – racconta padre Nicola – o di designer, di arte terapia e di vetrofusione. E mi piace non trascurare anche l’attenzione che mettiamo nei momenti di educazione alla legalità». Le persone in età compresa tra i 26 anni e i 42 anni attualmente, una ventina tra uomini e donne, iniziano a non avvertire più il personale dolore della vita o almeno hanno un motivo in più per sperare.

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