Questo sito web usa cookie per offrirti una migliore esperienza di navigazione. I cookie sono salvati nel tuo browser e salvano le tue abitudini di navigazione per aiutarci a capire come rendere più interessante e utile la tua esperienza.
Tempo di lettura: < 1 min.
Taranto, la musica che unisce: lei russa, lui ucraino e il messaggio di pace contro lo guerra
Redazione IAMTaranto - 9 Marzo 2022
La musica che unisce, marito e moglie, due violinisti. Lei russa, lui ucraino. Parliamo di Olexandr Semchuck e Ksenia Milas che, in occasione del concerto con il soprano Carmen Giannattasio accompagnato dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Gianluca Marcianò al Teatro Orfeo chiederanno anche un sostegno della raccolta fondi promossa dalla Croce Rossa Italiana. L’evento, “Liricamente affascinante”.
«E’ un momento di grande amarezza – le parole del Maestro Romano – estremamente complicato per l’umanità intera per quanto sta accadendo nella vicina Ucraina con l’invasione di questo Paese da parte dell’esercito russo; noi usiamo le nostre armi, quelle della musica per far tacere azioni disumane; per questo motivo abbiamo insistito per avere nostri ospiti i violinisti, marito e moglie, Olexandr Semchuck, ucraino, e Ksenia Milas, russa, due artisti di statura internazionale». (Fonte – Quotidiano di Puglia)
(Fonte iI SecoloXIX) – La coppia, che vive a Imola, racconta la tensione delle ultime settimane: “Noi siamo un esempio di amore tra due persone di Paesi in guerra. Il mio appello è per il dialogo – dice Semchuk – Le tensioni c’erano da anni ed era difficile dare torto o ragione a qualcuno. Mio marito ha parenti in diverse parti dell’Ucraina. Il primo bombardamento ha coinvolto l’aeroporto della sua città natale”.
“Le bombe sono cadute vicino alla casa della mia sorellastra a Ivano – Frankivs’k” sottolinea Oleksander ricordando di aver sentito subito al telefono la donna. “E’ una tragedia da entrambe le parti – prosegue Ksenia -. In Ucraina la situazione è tragica: muoiono i civili e abbattono i monumenti, che testimoniano la loro storia e la loro cultura. Sono due popoli fratelli: molti russi hanno parenti in Ucraina e viceversa. I miei nonni, ad esempio, erano di Odessa, ma io sono russa. La guerra è il modo sbagliato per risolvere le crisi”.
TAG:
Ti è piaciuto questo articolo?
Sostienici