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Base Navale di Taranto, il gigante che sorveglia il Mar Grande
Emiliano Fraccica - 27 Giugno 2022
Un progetto nato nel 1936 che ha visto diversi stop e ripartenze, ma che ha trovato poi la sua giusta realizzazione. La Base Navale della Marina Militare adesso sorveglia il Mar Grande dalla contrada Chiapparo e costituisce la realizzazione più grandiosa per le Forze Armate dal dopoguerra in poi.
Già nel ‘36, dicevamo, sorse il bisogno di dare respiro al centralissimo Arsenale Militare, ormai pieno di navi da ormeggiare, nonché di decongestionare il traffico del canale navigabile ed evitare così le numerose aperture del Ponte Girevole. Si decise di progettare e costruire la “Stazione Navale del Mar Grande”.
L’area fu individuata e venne realizzato per metà un grande bacino di carenaggio, ma le vicissitudini belliche italiane imposero uno stop forzato. Stessa sorte subì un altro progetto avveniristico che non vide mai la luce: insieme alla nuova Stazione Navale si era pensato di costruire un grande tunnel che potesse consentire il traffico pedonale, automobilistico e ferroviario tra l’opera in realizzazione e l’Arsenale Vecchio. Fu dal principio un’opera sfortunata: dapprima un blocco di fango ne fermò i lavori, poi fu la popolazione a rifugiarvisi a causa dei bombardamenti, dopo ancora ci fu una querelle con la Sovraintendenza alle Antichità, che denunciò la ditta dei lavori di aver distrutto una gran quantità di tombe e vasi greci e italici, considerando che il percorso del tunnel transitava proprio attraverso la necropoli dell’antico insediamento spartano. Poi vennero gli Alleati e confiscarono il tunnel, o meglio, ciò che era stato possibile mettere in piedi, facendo tramontare definitivamente l’idea.
Dal 1948 al 1952 la Marina cercò dei finanziatori per far ripartire i lavori della Stazione Navale, ma senza successo. Nel 1953 fu sollecitato l’interesse della NATO, gli elevati costi del progetto però scoraggiarono ulteriori iniziative. Solamente all’inizio degli anni Ottanta cominciò a smuoversi qualcosa: lo Stato Maggiore della Marina mise allo studio la realizzazione di una nuova base navale e il cantiere parve idoneo a questo nuovo restyling. Il bacino di carenaggio dovette lasciare il posto a una grande darsena (500 metri di lunghezza per 200 di larghezza) . Fino al 1995 i lavori hanno interessato le opere a mare, con la costruzione di nuovi moli per l’ormeggio e di due gallerie per le reti di alimentazione elettrica e idrica, e di trasmissione dati. Dal 1997 invece sono state realizzate le opere a terra, quindi officine per la manutenzione delle navi, magazzini, un eliporto e una torre di controllo per regolare il traffico in entrata e uscita.
Il 25 giugno 2004 la nuova Base Navale è stata inaugurata, e da 18 anni, ormeggiando anche le portaerei Garibaldi e Cavour e ospitando circa 4.000 addetti, rappresenta uno dei fiori all’occhiello di Taranto nel mondo.
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