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Alla scoperta di Alberto Conti, marcatore di spicco del CUS Jonico Basket Taranto

Roberta Frascella - 30 Novembre 2021

Fiore all’occhiello dello sport tarantino è sempre stato il basket, in cui la città si è distinta per gli ottimi risultati in classifica a livello nazionale grazie al Cras. Tra le squadre di Taranto, troviamo il CUS Jonico Basket, il quale, dalla sua nascita nel 1974, ha ottenuto risultati sempre più soddisfacenti, raggiungendo la Serie B in cui milita oggi, nella stagione 2021/2022 – nel Girone D.

Giunto a Taranto proprio all’inizio della stagione, non ha perso nel tempo nel distinguersi Alberto Conti, guardia tiratrice del CUS Jonico. Classe 1998 e numero 9 stampato sulla canotta rossoblù, Alberto Conti nasce a Bologna sotto i migliori auspici: il padre, infatti, è stato un giocatore e in seguito allenatore di basket, per cui nel suo futuro Alberto non poteva che vedersi con una palla in mano nell’atto di tirare a canestro. Racconta, tuttavia, che il padre non lo ha mai allenato direttamente, ponendolo sotto l’ala di altre persone che lo hanno aiutato a esprimere tutto il suo talento e che le partite in famiglia si limitano al periodo estivo, quando il campionato è terminato e può dedicarsi a qualche momento di relax. La sua passione per il basket è venuta spontaneamente, nessuno gli ha mai fatto pressione e, ha da sempre, giocato nel suo attuale ruolo, la guardia.

Nonostante sia giovanissimo, Alberto Conti si è già fatto le ossa ed è stato ingaggiato da numerose squadre in tutta Italia e non solo. Inizia nel settore giovanile della Virtus Bologna, nella sua città d’origine – all’epoca frequentava ancora la scuola superiore – diventando campione italiano under 17; subito dopo, nel 2015, partecipa al Torneo Eurolega e vince una borsa di studio che gli dà un’enorme opportunità, ovvero giocare alla Combine Basketball Academy di Charlotte (North Carolina) negli Stati Uniti, dove frequenta il quarto anno di scuola superiore. L’anno dopo torna in Italia e viene ingaggiato dal Derthona Basket di Tortona, militante in serie A2, e contemporaneamente prende il diploma. Nei due anni successivi rimane in A2, passando all’NPC Rieti, in seguito alla Cestistica San Severo; l’anno scorso, infine, passa in Serie B giocando nel Bologna, ma a metà anno viene ingaggiato dall’Orlandina Basket di Capo d’Orlando, concludendo quindi in A2 il campionato.

Foto Credit – Cosmopolismedia.it

Dalle sue parole traspare molta serenità a proposito di questa nuova situazione: con la società del CUS Jonico Basket si trova molto bene, è a suo agio e in sintonia con tutti i membri dello staff, ma anche con i compagni di squadra ha creato un ottimo feeling. La città di Taranto gli piace, non ha avuto grandi occasioni di visitarla, ma non manca di concedersi un gelato ogni tanto alla gelateria Sandrino, in centro, assieme al suo compagno di squadra con cui condivide la casa.

La guardia rossoblù ha da sempre avuto la predisposizione per i tiri liberi, infatti, dando un occhio alle statistiche, in questa stagione – che, ricordiamo, conta ancora solo otto partite giocate – ha realizzato più della metà dei tiri da tre di cui è stato incaricato, quasi i tre quarti dei tiri da due e ben 34 su 42 tiri liberi, dimostrando davvero un talento impressionante e versatile e diventando il miglior marcatore della stagione. Nato come tiratore da tre punti, si è sempre impegnato per diventare un giocatore sempre più completo… riuscendoci evidentemente! La squadra è di strategica importanza per il raggiungimento degli obiettivi: le parole che utilizza sono intrise di un calore particolare, soprattutto quando racconta che giocare in squadra è un’esperienza molto bella, che lo ha aiutato a crescere non solo come giocatore, ma anche come persona, dal punto di vista umano e relazionale. Stare in squadra gli ha permesso di comprendere come si sta in mezzo alle persone e soprattutto a condividere il gioco e sacrificarsi per i compagni, lasciando loro anche qualche pallone da tirare a canestro.

Ph. Luca Barone (mondorossoblù.it)

Ma chi è Alberto Conti oltre il giocatore dal grande potenziale che si sta dimostrando? Alberto si impegna anche per raggiungere altri traguardi nella sua vita, che non c’entrano col basket: infatti, è iscritto al secondo anno di Scienze Naturali all’Università di Bologna – materie che gli sono sempre piaciute – e si dedica allo studio dopo pranzo e quando torna dalle due ore di allenamento pomeridiane. È fidanzato con Sara, che vive a Bologna, e si definisce un ragazzo timido e tranquillo a cui piacciono le cose semplici e lineari, un po’ come il gioco che fa in campo. Gli piace passare il tempo in compagnia dei suoi amici e giocare con loro alla playstation. Vi chiedete chi sia il suo mito? Non ha dubbi, è il compianto cestista statunitense Kobe Bryant, guardia proprio come lui.

Tra lavoro e studio, ha imparato a gestire il suo tempo: non si lamenta della mancanza di tempo libero, che riesce a trovare nonostante tutto, ma rimpiange un po’ la qualità di questo tempo che ha a disposizione per rilassarsi perché comprende l’importanza di riposarsi per essere sempre pronto al prossimo allenamento – o alla prossima sessione di studio. Ma è contento, comunque, perché sa di essere un privilegiato potendo fare della sua passione il suo lavoro. Praticando sport a livello agonistico, cerca di seguire una dieta varia ed equilibrata, ma, come potete aver intuito in precedenza, ama i dolci e quando può li mangia, senza fare preferenze.

Giovane ma determinato, Alberto sa già cosa aspettarsi dal futuro. Per quanto riguarda la sua carriera nel basket, è deciso nel diventare di anno in anno migliore e aiutare la squadra in cui starà – noi ci auguriamo che rimanga a Taranto a lungo – a vincere quante più partite possibili, puntando sempre sull’importanza del team; non esclude nemmeno la possibilità di replicare l’esperienza all’estero fatta anni fa negli Stati Uniti e che lo ha segnato positivamente. Non solo pallacanestro, però: obiettivi sono anche conseguire la laurea triennale e iniziare la laurea magistrale, anche se non sa in cosa vorrebbe specializzarsi e che lavoro vorrebbe fare una volta terminata la carriera da cestista.

Noi, tuttavia, non abbiamo dubbi. È approdato nella Città dei Due Mari un ragazzo dal grande talento e che mette l’impegno e la serietà in ogni cosa che fa, la cui determinazione sarà strategica per l’esito di questo campionato, sul cui risultato Alberto Conti non si sbilancia, ma che vede con gli occhi di chi ha chiari gli obiettivi e i valori che vuole incarnare. Non possiamo che augurargli di vedere tutti i suoi sogni realizzati, magari sullo sfondo del Mar Ionio e del Castello Aragonese.