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L’Appuntamento della Domenica… le gare e i confratelli: ogni anno, una storia da vivere
Redazione IAMTaranto - 9 Aprile 2022
Con la Domenica delle Palme entrano nel vivo i Riti della Settimana Santa a Taranto: la settimana antecedente la Pasqua è anche il giorno in cui la Confraternita di Maria SS Addolorata e San Domenico e l’Arciconfraternita Maria SS del Carmine convocano in assemblea straordinaria gli iscritti ai due sodalizi per aggiudicarsi un posto nelle due processioni.
Tale privilegio è concesso a tutti i confratelli in regola con l’amministrazione e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari. Dopo le raccomandazioni del Priore e la preghiera del Padre Spirituale il suono della troccola scandisce l’inizio delle gare.
L’ex Priore Nicola Caputo, grande studioso dei riti e primo divulgatore mediatico della Settimana Santa tarantina, le ha definite “il peccato originale ereditato dai tarantini” e che i confratelli perpetuano da sempre.
La parola “gara” compare la prima volta nel 1850 per indicare le offerte al rialzo che i confratelli effettuavano per raccogliere le “pie oblazioni” necessarie ad organizzare le processioni e, che sicuramente, derivavano dai risparmi personali. Somme che sono lievitate nel corso degli anni anche per l’aumentare degli iscritti.
Chi partecipa ai due cortei è consapevole di andare incontro ad una grande sofferenza: paga per affrontare una penitenza che racchiude un valore inestimabile. E’ l’elevazione al massimo grado di un’angoscia.
E’ chiaro che l’aggiudicazione dei simboli più ambiti è legata alle possibilità economiche dei singoli confratelli. Dopo che la troccola ha smesso di crepitare, il segretario chiama uno per volta tutti i simboli della processione ed i confratelli effettuano le loro offerte.
L’asta è sicuramente l’unico momento in cui la rivalità fa da padrona. La tensione è fortissima e dopo ogni aggiudicazione seguono abbracci, applausi e congratulazioni. Altri simboli ed altri nomi si susseguiranno fino alla scampanellata finale che chiude la gara.
Migliaia i confratelli… ma solo alcuni avranno il privilegio di vestirsi. Tutti hanno fretta di chiamare casa per annunciare ai propri familiari l’esito positivo. Queste offerte serviranno alle Confraternite per assestare i propri bilanci, per le manutenzioni delle cappelle cimiteriali, per il pagamento delle spese ordinarie, per l’organizzazione dei due cortei sacri, per il restauro dei simulacri e delle rispettive Chiese di appartenenza oltre ad una serie di opere pie e sociali di sostegno ai meno fortunati.
La gara è finita: ce lo ricorda il crepitio della troccola che questa volta ha un suono più malinconico di quello iniziale e spesso fa scivolare una lacrima sul viso di qualche Confratello.
Buona Settimana Santa Taranto.
Fium61
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