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La Chiesa di San Francesco: luogo di culto dal valore incommensurabile

Lorenzo Ruggieri - 28 Aprile 2022

I riti della Settimana Santa rappresentano degli eventi dal valore affettivo e tradizionale inestimabile per i tarantini. Oltre ad essere uno strumento fondamentale per la valorizzazione delle usanze religiose, è un momento di raccordo tra le varie generazioni. Nella notte tra il Venerdì Santo ed il Sabato Santo ha luogo la processione dei Misteri. Tale corteo religioso comporta uno sforzo fisico notevole per i confratelli, i quali possono però “sfruttare” un’ora di sosta. Quest’ultima avviene all’interno della Chiesa di San Francesco di Paola, dove i protagonisti della processione possono, appunto, pregare e tirare il fiato.

Processione dei Misteri di Taranto

L’edificio, quindi, è tra i noti siti religiosi del capoluogo ionico, oltre ad essere una tappa fissa di uno degli eventi più attesi dai tarantini. Inoltre, la Chiesa di San Francesco è meta di pellegrinaggio dei devoti del santo calabrese. Quali sono, però, le origini di questo importante luogo di culto?

Chiesa di San Francesco di Paola: la storia

I frati minimi, seguaci di San Francesco di Paola, devono il proprio insediamento nella città dei due mari ad un ordine di Antonio Sanseverino. Questi, nell’agosto del 1528, venne nominato arcivescovo di Taranto, carica che mantenne fino al decesso, sopraggiunto solamente quindici anni dopo. Intorno alla metà del XVI secolo, Sanseverino chiamò l’Ordine religioso dei Minimi proprio a Taranto, dove i religiosi trovarono un ambiente rurale. Inizialmente, i frati si insediarono nel tempio di Santa Maria delle Grazie.

Nel 1623, per volere del prelato e cavaliere dell’Ordine di Malta, Ludovico Montefuscoli, si diede luogo alla costruzione di una nuova Chiesa nell’odierna via Regina Elena. L’edificio, sorto sulle rovine della precedente struttura, venne dedicato appunto a San Francesco di Paola, protettore dei marinai. Tuttavia, un tragico evento sconvolse la sua architettura.

Il 20 febbraio 1743, intorno alle 16.30, un forte terremoto si abbatté su diverse città dello Ionio, provocando all’incirca 150 morti. Gran parte dei decessi si registrarono a Nardò ma il sisma colpì anche Taranto, causando ingenti danni ad abitazioni e costruzioni. Tra esse, anche la Chiesa di San Francesco di Paola venne notevolmente danneggiata.

L’odierno edificio è frutto di un notevole restauro del 1956, dopo essere stata addirittura soppressa nel corso del XIX secolo.

San Francesco di Paola (Fonte: Tarantobuonasera)

Chiesa di San Francesco di Paola: la struttura

Il prospetto attuale, caratterizzato dalla bipartizione orizzontale e restaurato in pieno stile neoclassico, è contraddistinto da una pianta a croce latina e l’accesso allo spazio interno è anticipato da un vestibolo di forma ellittica. L’aula principale è suddivisa in tre navate, con una doppia fila di pilastri arricchiti da semicolonne dotate di capitello composito e affiancata, sui lati lunghi, da sei cappelle, tra le quali figurano quella dedicata a San Giuseppe e quella rivolta a San Giovanni Gualberto.

Di particolare rilevanza è la statua in pietra della “Madonna delle Grazie”, risalente con ogni probabilità al  XVI secolo. Inoltre, all’incrocio tra la navata ed il transetto vi è una cupola decorata con affreschi raffiguranti San Francesco di Paola, realizzati nel 1920 dall’artista napoletano Vincenzo Galoppi. Il presbiterio, invece, è decorato con affreschi raffiguranti i miracoli del Santo, del 1934.

Oltre allo sconfinato significato storico e religioso, dunque, la Chiesa di San Francesco presenta peculiarità architettoniche e strutturali tutte da vivere e ammirare!