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I Riti Tarantini al suono delle tradizionali marce funebri…

Redazione IAMTaranto - 18 Marzo 2023

La Settimana di Passione è ormai vicina e si aprirà con il tradizionale concerto del lunedì della Fanfara di Presidio del Comando Interregionale Marittimo Sud, organizzato dalla Confraternita della SS. Addolorata e San Domenico, nell’omonima chiesa.

L’ascolto silente delle marce funebri porta il cuore dei confratelli alla tanto sospirata «gara» della Domenica delle Palme, attesa con ansia e trepidazione. Ma anche tanti devoti alla Madonna Addolorata, mamma di tutti i tarantini, ascoltano commossi le marce che sono preghiera, fede e tradizione ma, soprattutto, senso di appartenenza a Lei che li sostiene e li guida tutto l’anno come un faro nel buio della notte.

Si entra nel vivo dei riti della Settimana Santa: la Domenica delle Palme si apre con il tradizionale concerto di marce funebri di una banda di Taranto che si muove da Piazza Maria Immacolata, attraversa via D’Aquino e giunge in Piazza della Vittoria, la stessa e altre bande della provincia di Taranto accompagneranno le processioni dell’Addolorata del Giovedì e dei Misteri del Venerdì.

Le marce funebri erano suonate durante le processioni religiose e cortei funebri già al tempo dei greci, etruschi e romani e, non solo per i militari ma anche per personaggi illustri.

Le marce che accompagnano le processioni, spesso di autori quasi sconosciuti, suscitano grande emozione, è come se fosse sempre la prima volta, si provano quei sentimenti di devozione con il cuore pieno di una dolce e soave mestizia. Sono parte integrante dei riti che rappresentano il mistero della passione, morte e risurrezione del Cristo, riuscendo a tradurre in musica questo sentimento religioso e diventando memoria storica di intere generazioni.

Il vasto repertorio delle marce funebri destinate alle processioni della Settimana Santa Tarantina ha comunque dei brani che fanno da colonna sonora a momenti particolari.

L’inizio del pellegrinaggio della Mamma Addolorata alla ricerca del figlio è sancito dalle note di “A Gravame” del compositore tarantino Domenico Bastia. Composta nel 1891, in sole ventiquattro ore, per poterla eseguire al funerale del suo amico e capobanda Giuseppe Gravame di soli trentasei anni.

Tristezze” la più conosciuta marcia di Giacomo Lacerenza, detta la marcia del troccolante. Tra le note degli spartiti è inserito il suono della troccola, uno strumento idiofono a percussione diretta, composto da una tavola di legno su cui sono installate delle maniglie in metallo.

Mamma” di Luigi Rizzola composta nel 1911 in occasione del funerale della madre ed eseguita in pubblico per la prima volta nel 1937 dalla banda Paisiello diretta dallo stesso Rizzola. Sempre, con “Mamma” e il suo bis, si chiude il concerto del lunedì di Passione.

Senza dimenticare “Sulla tomba dei cagnottisti” D. Bastia – “Inno a Cristo Morto” G. Cacace – “A mia madre” F. Buzzacchino – “Christus” P. Marincola – “A Salvatore Messinese” V. Simonetti – “In memoria” N. Ippolito – “A Maria Santissima Addolorata” M. Ventrelli – “Giovedì Santo” A. Bonelli – “Grido di dolore” A. Cardone – “Venerdì Santo” N. Centofanti – “A mia sorella” G. Lacerenza – “Jone” E. Petrella – “Una lacrima sulla tomba di mia madre” A. Vella – “Amleto” S. Calò – “Christus” L. Rizzola – “A Vittorio Emanuele II” V. Consenti – “A Bernardino Lemma” D. Latagliata – “Marcia Funebre opera 35” F. Chopin – “Elegia” G. Blefari – “Mater Lacrimosa” G. Grecucci… e tante altre…

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