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Tutti i teatri di Taranto, immersi tra storia e cultura

Lorenzo Ruggieri - 25 Giugno 2023

Taranto e la storia, un legame indissolubile. Il comune ionico è fortemente pregno di elementi che evocano gli antichi fasti dell’ex colonia della Magna Grecia, con continui richiami alle tradizioni e ai fasti atavici. Caratteristiche facilmente riscontrabili anche nei teatri della città dai due mari, un tempo vere e proprie agorà cittadine. Nonostante gli anni, questi edifici rappresentano ancora il cuore pulsante della città. In questo articolo, ripercorriamo alcuni teatri tarantini attualmente ancora in uso.

Il Teatro Orfeo: dal 1915 ai giorni nostri

Un anello di congiunzione tra generazioni ed epoche diverse. Poche ma significative parole per descrivere il Teatro Orfeo, simbolo della città ionica dal 1915. La struttura, infatti, venne inaugurata il 27 febbraio 1915 e sorge in via Pitagora 90. Nel giorno della sua apertura, venne salutato così dal giornale ‘La Voce del Popolo‘: “L’Orfeo è davvero elegante. Costruito in muratura, ferro e cemento armato, offre tutte le comodità di un teatro moderno. Spazioso e bellissimo è il “foyer” che ha delle indovinate decorazioni. Anche le decorazioni della sala, bianco e oro, sono profuse con maestria ed offrono un insieme di ricchezza e di eleganza pregevolissime…”.

Lo spirito indomito del teatro, fiero rappresentante dell’animo dei cittadini, resistette anche durante la Seconda Guerra Mondiale, quando venne requisito dai tedeschi nel 1943, per essere riaperto al pubblico solo al termine del conflitto, nel 1946.

Negli anni, l’Orfeo è stato oggetto di diverse opere di ristrutturazione e di modernizzazione, che però non ne hanno intaccato le caratteristiche principali, ovvero l’ampia capienza e lo scopo culturale.

Teatro Fusco: origini, crisi e riapertura

I primi anni del ‘900 furono conditi da un crescente fervore artistico e culturale nel capoluogo ionico. Sette anni dopo l’inizio del XX secolo, infatti, sorse in Via Giovinazzi il cinema Fusco, successivamente adibito anche a teatro. L’artefice di questa magnifica intuizione fu l’imprenditore tarantino Gennaro Fusco, il quale dotò la città di un importante centro di intrattenimento.

Originariamente rivestita completamente in legno, l’opera venne demolita nel 1927 per far spazio ad una struttura interamente in muratura. Anch’essa, però, cadde presto nelle grinfie naziste, insieme ad altri teatri del territorio. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, anche per via dell’avvento della televisione, il ‘Fusco’ cadde in uno stato di crisi, condito dalla chiusura del 2004.

Solo nel 2018, esso venne acquistato dall’Amministrazione comunale, per poi essere inaugurato nuovamente il 30 dicembre dell’anno successivo, diventando così il primo teatro comunale della storia della città.

Teatro TàTÀ: il riscatto del Rione Tamburi

Per anni, il Rione Tamburi di Taranto ha vissuto all’ombra di un ‘mostro’ tanto imponente quanto letale: l’ILVA. L’acciaieria ne ha deturpato le bellezze e la quotidianità, rendendola nota soprattutto per le notizie di cronaca nera.

Proprio con l’intento di offrire uno svago e uno spazio culturale alla zona, da più di 15 anni opera in via Grazia Deledda l’Auditorium TaTÀ,  acronimo di Taranto auditorium Tamburi. La sala, ospitate circa 3000 posti, è costantemente oggetto di spettacoli adatti ad ogni età, in grado di coinvolgere l’intera popolazione tarantina.

Teatri Tarentum e Padre Turoldo

Spostandoci in via generale Pietro De Laclos, angolo via Leonida, ci imbatteremo nel confortevole teatro Padre Turoldo. Una struttura accogliente, calorosa e ospitale, in cui si può assistere a spettacoli unici ed entusiasmanti.

Impossibile non menzionare il teatro Tarentum, casa di rappresentazioni uniche ed inimitabili. Un luogo in cui la storia incontra l’innovazione, un connubio perfetto di tradizioni e progresso.

Impossibile, dunque, non lasciarsi trasportare dall’onda culturale di questi teatri. E tu, quale preferisci?