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L’Ospedale Militare di Taranto: più che una semplice clinica
Lorenzo Ruggieri - 15 Aprile 2024
Il legame tra la città di Taranto e la Marina è atavico e inossidabile. La sua posizione strategica ne ha favorito l’occupazione marziale e, con essa, lo sviluppo di un rapporto inscindibile con i suoi cittadini. Ogni anno, infatti, tanti giovani cercano “rifugio” nelle forze armate per sfuggire all’incessante tasso di disoccupazione che scalfisce la crescita socio-culturale della città dei due mari. Inoltre, le numerose strutture militaresche presenti in riva allo Ionio hanno contribuito ad accrescerne il mito e il rispetto per i suoi componenti, spesso indicati (frettolosamente o meno) come garanti della sicurezza nazionale.
In questo contesto si inserisce l’Ospedale Militare, storico nosocomio ubicato in via Vincenzo Pupino intriso di tradizione e cultura.
Ospedale Militare: origini e storia
Nel corso delle due guerre Mondiali succedutesi nel secolo scorso, la città di Taranto ha dovuto fronteggiare il triste destino riservato alle aree portuali. Proprio in quest’ottica, l’Ospedale Militare ha rappresentato un riparo sicuro per feriti e ammalati: negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, infatti, ben 40.000 pazienti avrebbero trovato riparo tra le sue mura, assistiti dal personale medico.
Entrato in funzione all’alba del ventesimo secolo, il Centro Ospedaliero Marittimo di Taranto sorge su un’area di 60.000 m2, su cui sorgono ben 26 edifici. Fin da subito, la sua vastità e il complesso di servizi offerti vennero salutati con apprezzamenti e soddisfazione da parte dell’opinione pubblica, come si legge in un articolo de La voce del Popolo del 1906, anno di inaugurazione dell’ospedale: “Una grande farmacia, al completo di ogni preparato e dotata di un gabinetto clinico, dà la più sicura garanzia della bontà e dello stato di conservazione dei prodotti farmaceutici”.
Nel secondo dopoguerra, il personale sanitario dell’Ospedale Militare ha svolto ruoli di primaria importanza in varie operazioni umanitarie, a dimostrazione della straordinaria abilità dei membri del nosocomio ionico. In tempi più recenti, l’Ospedale Principale Marittimo è riconfigurato in Centro Ospedaliero Militare (C.O.M) a connotazione Interforze, mediante Ordine del Giorno del Capo di Stato Maggiore della Marina datato 26/06/2006.
L’Ospedale Militare e il suo giardino storico
Può una struttura già di per sé di vitale importanza conservare al suo interno testimonianze storiche di altrettanto rilievo? Se la vostra risposta a questa domanda è no, allora non avrete mai visitato il giardino storico dell’Ospedale Militare di Taranto.
Addentrandoci nel sanatorio tarantino, infatti, è possibile scorgere i resti del Villino di Santa Lucia, edificato dall’Arcivescovo Giuseppe Capecelatro negli ultimi anni del 1700 e ricco di quadri e pitture del Carella.
Nel 1901, grazie all’impegno dell’allora Soprintendente Quintino Quagliati, salì alla ribalta un Sacello di età Romana Tardo Repubblicana (II-I sec. a.C.). La sua particolare architettura e la cura dei dettagli testimoniano come probabilmente si trattasse di un’opera rilevante per l’epoca, a cui fortunatamente possiamo assistere ancora oggi (almeno in parte). All’interno del vano rettangolare è possibile ammirare una rappresentazione legata ad una divinità del mondo dell’oltretomba, la cui identità resta però ignota.
Queste sono alcune dimostrazioni dello spessore storico-culturale rivestito dalla nostra città nelle epoche precedenti, di cui oggi dobbiamo essere gelosi custodi per evitare di tagliare il cordone ombelicale con un passato glorioso e autorevole.
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