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44 anni fa moriva Erasmo Iacovone, simbolo di un’intera città

Lorenzo Ruggieri - 6 Febbraio 2022

Il 6 febbraio non sarà mai una data ordinaria per gli amanti del calcio tarantino. Esattamente 44 anni fa, infatti, si spense Erasmo Iacovone, vittima di un tragico incidente. Racchiudere in poche parole ciò che Iacovone rappresenta per il pubblico rossoblù potrebbe risultare riduttivo ed estremamente semplicistico.

Quel giorno, infatti, sulla statale SS7 svanirono non solo i sogni di promozione in Serie A ma anche la capacità dei tarantini di riconoscersi in quegli undici atleti che con onore vestivano la casacca ionica. Per Taranto, Iacovone personificava un deus ex machina emigrato in riva allo Ionio per traghettare la città verso i tanto agognati scenari del massimo campionato di calcio italiano. Cresciuto nelle giovanili della Roma, Erasmo approdò a Taranto dopo aver militato per anni in Serie C e riuscì ad affermarsi in campo e fuori. Il suo look giovanile, il volto gentile e l’animo generoso contribuirono a renderlo un beniamino del popolo tarantino. Il calciatore molisano ricambiava l’affetto con vere e proprie prodezze sul terreno di gioco, in cui si affermò come uno dei migliori giocatori della categoria, nonché un attaccante moderno.

La sua tecnica fuori dal comune ed i suoi gol quasi mai banali ne aumentarono la fama a livello nazionale, fino a quel funesto 6 febbraio. Con la sua Cïtroen Dyane si frantumarono i desideri di rivalsa sociale dell’intera città, i quali vedevano nel proprio giocatore un’abile trascinatore delle masse e una voce per i più fragili, per gli emarginati. Per molti, la sua triste scomparsa ha significato un inspiegabile accanimento del destino verso un popolo spesso sfruttato ed inascoltato.

Iacovone ha contribuito a rendere Taranto più di una città da dissanguare per la produzione dell’acciaio o un luogo in cui ghettizzare diverse piaghe sociali. Lo ha fatto con il talento e con l’abnegazione, imponendosi grazie alle sue qualità ed alle sue capacità. Per questo e per molto altro ancora, Taranto ed Erasmo Iacovone rappresentano un connubio indissolubile che negli anni persiste e si rafforza. Per la città dei due mari, Iacovone non sarà mai un semplice calciatore, bensì il massimo esponente dell’animo tarantino.