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Taranto: visite guidate per ammirare i reperti rinvenuti nel Canale d’Otranto

Lorenzo Ruggieri - 16 Febbraio 2022

Lo scorso 10 febbraio, al Convento di Sant’Antonio a Taranto è possibile ammirare il restauro dei reperti storici recuperati nel Canale d’Otranto. Ciò sarà consentito ogni giovedì attraverso degli open days in cui sarà possibile accedervi 5 persone alla volta, ovviamente munite di super green pass.

A fare da Cicerone ai visitatori saranno gli stessi restauratori interni o del C.s.r. Restauro Beni Culturali di Roma. Essi mostreranno gli oggetti rinvenuti attraverso un rov (remotly operated vehicle) nell’ambito di un progetto avviato nel 2018 e a cui ha preso parte anche un archeologo tarantino. Attraverso una donazione è stato possibile restaurare i reperti e sottoporli ad importanti analisi scientifiche. La procedura di restaurazione è avvenuta attraverso diverse fasi: inizialmente, le ceramiche venivano conservate nell’acqua e pulite; in seguito, dopo essere state pulite avvenivano i primi processi di restauro, ai quali seguivano delle fotografie e delle misurazioni con il profilometro, consentendo ai funzionari di disegnarli in scala 1:1 e catalogarli; infine, i reperti venivano schedati online.

Proprio nella città ionica, nel corso del Simposio Internazionale di Archeologia Subacquea tenutosi nel dicembre 2021, sono state mostrate al pubblico 3 anfore, un pithos contenente 22 coppe, 4 hidray corinzie simili alle trozzelle ed altrettante brocche. Queste ultime, prodotte verosimilmente a Corinto, consentivano di versare l’acqua, mentre le brocche erano destinate al consumo del vino. Inoltre, già lo scorso autunno la soprintendente nazionale Barbara Davidde Petriaggi aveva presentato lo studio preliminare di 22 ceramiche corinzie risalenti al VII secolo a.C. e rinvenute nell’area del possibile naufragio. Nonostante ciò, però, altri reperti continuano a riposare in fondo al mare, a circa 780 metri di profondità. In attesa di un auspicabile ritrovamento, magari utilizzando i fondi del Pnrr, ogni giovedì in via Viola 12 sarà possibile ammirare le ceramiche rinvenute grazie all’impegno della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Subacqueo.

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