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Processione dei Misteri: aneddoti e curiosità

Redazione IAMTaranto - 14 Aprile 2022

La processione dei Misteri è organizzata dall’Arciconfraternita Del Carmine e muove dalla Chiesa del Carmine nel pomeriggio nel Venerdì Santo.

La processione prende il nome dal Santo Rosario, infatti l’ordine delle prime 5 statue è lo stesso della recita dei Misteri Dolorosi. 

Alle prime cinque si aggiungono la Sindone, Gesù Morto e l’Addolorata. Queste ultime due sono i gruppi statuari originari, donati dalla famiglia Calò alla Confraternita nel 1765 e che venivano portati in processione già agli inizi del 1700 come segno di ringraziamento, dopo che una pestilenza aveva colpito la città di Taranto.

Processione dei Misteri: il Pio corteo è così articolato:

  • troccola (di color legno con 6 battenti, 3 per ogni lato)
  • banda
  • Gonfalone (è la bandiera della Congrega del Carmine)
  • Cristo all’orto (realizzata nel 1924 dal cartapestaio leccese Salvatore Sacquegna in sostituzione della precedente andata distrutta)
  • Colonna (realizzata dal cartapestaio leccese Giuseppe Manzo nel 1901)
  • Ecce Homo (realizzata dal cartapestaio leccese Giuseppe Manzo nel 1901)
  • banda (inserita negli ultimi anni)
  • Cascata (realizzata dal cartapestaio leccese Giuseppe Manzo nel 1901)
  • Crocifisso
  • Sacra Sindone
  • banda
  • Gesù Morto (è accompagnata da 4 cavalieri che sorreggono il laccio, militari e civili provenienti dal mondo cattolico e culturale, scelti dal Priore in ricordo della nobile famiglia Calò)
  • Addolorata
  • banda
  • 9 mazzieri (sulla mazza sono inseriti 9 simboli diversi che rappresentano alcuni momenti della Via Crucis di Nostro Signore).

Tra una statua e l’altra (eccezion fatta tra Gesù Morto e l’Addolorata) ci sono le poste (28 in totale), 4 coppie di confratelli.

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Curiosità e Aneddoti

La Colonna, Ecce Homo e la Cascata furono portate in processione per la prima volta nel 1901. Lo storico Prof. Nicola Caputo le chiamava “Quei tre fratelli di nome Gesù” in quanto i loro volti sono molto simili.

La Colonna presenta tre refusi storici: il simulacro ha già la corona di spine quando, sappiamo bene, che è stata posta sul capo di Cristo dopo la flagellazione; la forma della Colonna fu richiesta espressamente dai maggiorenti della congrega al Manzo “come quella di Santa Prassede a Roma”, inoltre il Cristo è posto erroneamente davanti alla colonna.

Il Crocifisso è di autore ignoto, alcuni lo attribuiscono al leccese Piero Surgente per via di alcune caratteristiche piaghe sul torace del Cristo. Manca il “sediarum” sulla croce ed i piedi sono sovrapposti al contrario, destro sul sinistro, in base agli studi effettuati sulla Sacra Sindone a Torino.

Fino al 1978 i legni del Crocifisso della Sindone e della Croce dei Misteri erano di colore nero, sostituiti da quelli attuali dopo alcuni interventi di restauro che hanno comportato anche l’apposizione di nuovi cartigli in tre lingue: ebraico, greco e latino.

L’Addolorata si differenzia da quella di San Domenico in quanto sia il fazzoletto che il cuore trafitto sono posizionati nelle mani esattamente al contrario. (Fonte – Settimana Santa Nascosta di Nicola Caputo).

Fium61

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