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La Chiesa di Sant’Agostino: una bellezza di “nicchia”

Redazione IAMTaranto - 20 Maggio 2022

Nelle immediate vicinanze di Palazzo d’Aquino sul pendio La Riccia del borgo antico ed al termine di vicoletto Sant’Agostino si sbuca in una piazzetta dove si trova l’omonima chiesa.

Non ci sono notizie storiche precise, nel 1402 ci fu il primo insediamento dei padri Agostiniani con la creazione dell’omonimo convento, nel periodo di Raimondello del Balzo Orsini.

I padri si insediarono anche in una Chiesa che era dedicata a San Cataldo, in quel sito che precedentemente aveva visto la presenza di un tempio dedicato a Venere.

La facciata esterna della Chiesa di Sant’Agostino è settecentesca in stile rococò. E’ a due ordini sovrapposti con in basso due nicchie che ospitano le statue di Sant’Agostino e Santa Monica, sua madre.

La chiesa è a navata unica, l’aula interna presenta tre cappelle per lato. La struttura attuale ha avuto numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Un Padre Agostiniano, Ambrogio Merodio nella sua “Historia Tarentina” (XVI-XVII sec.) racconta di una cappella, istituita dai coniugi Loconzo e Barone, in cui si adorava una immagine miracolosa di Santa Maria degli Angeli. Questa antica cappella non è più individuabile. 

La Chiesa di Sant’Agostino: le tre cappelle

La prima cappella a destra, citata dal Merodio, fu dedicata a Santa Maria delle Grazie e fu concessa nel 1668 a Guido Antonio d’Aquino, sindaco di Taranto e padre di Tommaso Niccolò. Il sindaco dedicò la cappella a Sant’Anna facendo realizzare un dipinto da collocare sull’altare. Attualmente questa cappella è dedicata a Sant’Antonio Abate.  

La seconda cappella presenta un Crocifisso col Cristo Spirante e fu costruita dalla famiglia Calò. Di notevole pregio l’altare marmoreo che sembra provenga dalla demolita chiesa di San Giovanni Battista.

La terza cappella accoglie la statua della Madonna della Pace o Madonna della Cintura. La statua fu donata alla omonima confraternita nel 1855 e collocata nella omonima chiesetta del Vasto. Quando la chiesa fu abbattuta nel 1934 la statua fu trasferita nella chiesa Regina Pacisa Porta Napoli, ma dopo il bombardamento del 26 agosto 1944 fu portata in varie chiese e nel 1956 giunse a Sant’Agostino.

La prima cappella a sinistra è dedicata a San Nicola da Tolentino, la seconda al Cuore di Gesù, mentre nel vuoto della prima arcata a sinistra che porta alla sacrestia sono stati traslati i resti di Tommaso Niccolò d’Aquino.

In questa Chiesa avevano sede diverse Confraternite della città vecchia, alcune non più in attività. La Confraternita laica di San Nicola di Tolentino è stata soppressa nel 1900, la Confraternita di Sant’Antonio da Padova è stata operativa fino al 1932, mentre la Confraternita di San Gaetano da Thiene è presente dal 1968, insieme alla miracolosa statua del Santo.

Con la soppressione nel 1809 dell’ordine degli Agostiniani la chiesa è stata adibita a svariati usi. Durante la prima guerra mondiale per gravi problemi infrastrutturali rimase chiusa al culto per poi essere riaperta nel 1956.

(Fonte Il Centro Storico di Taranto – Patrizia De Luca)

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