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‘U uadàgne de Maria Prène: origini e storia

Redazione IAMTaranto - 17 Agosto 2022

Maria d’Enghien è molto popolare nel nostro territorio, infatti ogni anno a Taranto e precisamente il terzo sabato di maggio tanti figuranti in costume medievale rievocano il matrimonio della Principessa di Taranto Maria d’Enghien con il re di Napoli Ladislao d’Angiò.

Tanti sono gli scritti sulla sua storia e anche un detto popolare quando si è fatto un affare sconveniente si suole dire: ‘U uadàgne de Maria Prène, il guadagno di Maria di Brienne, che richiama la perdita subita a causa del suo matrimonio con Ladislao.

Ma chi era veramente Maria d’Enghien? Nipote di Isabella di Brienne e Walter III d’Enghien, figlia di Giovanni d’Enghien, conte di Lecce e Sancia del Balzo, nacque nel 1367. Una giovane donna forte e coraggiosa, una guerriera che a soli 17 anni divenne contessa di Lecce, dopo la morte del fratello Pietro che non aveva eredi.

Nello stesso anno il papa Urbano VI la scelse come sposa di Raimondo Orsini del Balzo e divenne così Principessa di Taranto. Il marito andò in guerra per il re di Napoli, a sostegno prima degli Angioini e poi dei Durazzeschi e questo suo intervento si dimostrò determinante per la successione dinastica a Ladislao, ma venuto in contrasto con lo stesso, durante l’assedio a Taranto perse la vita.

Maria che si era dedicata soprattutto ai suoi quattro figli, volle continuare la lotta e la resistenza della città ma dopo molti mesi accettò di sposare Ladislao per assicurare il principato ai figli. Il matrimonio fu celebrato il 23 aprile 1407 da Don Gabriele Capitignano nella cappella San Leonardo (ex cappella Santa Maria) del Castello Aragonese.

Maria era, si, la regina di Napoli ma il suo non fu sicuramente un matrimonio d’amore. Alla morte di Ladislao il regno fu ereditato dalla sorella Giovanna, una donna tanto crudele, che fece imprigionare la cognata per evitare qualsiasi pretesa sul regno. Maria fu liberata da Giacomo della Manca, tornò a Lecce, cedette al figlio Giovanni Antonio il Principato di Taranto e gli rimase sempre accanto, dedicandosi completamente al suo popolo.

Morì a Lecce il 9 maggio 1446 e fu sepolta nella chiesa di Santa Croce.

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