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I Cinema a Taranto: storie e curiosità

Emiliano Fraccica - 24 Giugno 2023

Certo, fare bingewatching di Netflix mentre si sta stravaccati sul divano, magari con la propria metà, è uno dei piaceri della vita. In questo periodo poi, se c’è un climatizzatore nei dintorni, si sta, come si dice a Taranto, “mbett a Crist”.

Però vuoi mettere con tutta l’atmosfera e l’eccitazione che ti pervadono quando ti rechi al cinema, spesso dopo diverso tempo, a sgranocchiare popcorn mentre ti gusti un film appena uscito nelle sale? Anche questo, devi ammetterlo, è piuttosto impagabile.  

E se sei di Taranto, ecco quali sono i cinema dove puoi recarti per le tue serate emozionanti.

Cinema Ariston – Via Abruzzo 77

È un cinema dove molti hanno trascorso la loro giovinezza, soprattutto quando, tra la fine delle medie e l’inizio delle superiori, passavamo le nostre serate nei dintorni di viale Liguria, perché farsi le vasche in centro era ancora “da grandi”.

Il Cinema Ariston sorge nel 1953 per volontà di Alessandro Albano, un imprenditore che decide di creare un anfiteatro estivo con una capacità di 676 posti all’interno del terreno di sua proprietà, compreso tra Via Abruzzo, via Toscana e Via Emilia. L’ingegnere Nicola Capriulo si occupa della realizzazione del progetto. Nel 1958, Alessandro ottiene l’autorizzazione per aprire l’Arena Albano, con la metà dei posti previsti. Nello stesso anno, decide di coprire l’arena per costruire una sala cinematografica chiusa, ma senza successo.

L’arena continua la sua attività fino al 1965, quando alla morte di Alessandro, l’azienda passa ai suoi figli Domenico e Oscar. Successivamente, Oscar, in collaborazione con Cataldo Pulpo, acquisisce la quota di proprietà di Domenico e nel 1970 incarica l’ingegnere Francesco Lorusso di redigere il progetto per coprire la sala, prevedendo una capacità di 506 posti senza galleria.

Nel 1973 viene completato il nuovo Cinema Ariston, dedicato alla proiezione di film di seconda visione, e la gestione dell’attività viene affidata alla società fino al 1979, anno in cui Pulpo diventa l’unico proprietario del locale. Con la gestione della famiglia Pulpo, il cinema si trasforma in un luogo per la proiezione di film di prima visione. Nel 2004, la proprietà passa ai figli di Cataldo Pulpo, Gianni ed Enzo, che continuano a gestire l’attività e a curare la programmazione.

Cinema Teatro Orfeo – Via Pitagora, 80

Un vero e proprio gioiello del “salotto buono” della Città dei Due Mari, vicino alla Villa Peripato da una parte e a Piazza della Vittoria dall’altra. Entrando nel Teatro Orfeo si respira un’emozione unica, perché si tratta di una struttura dalla storia secolare. Fu inaugurato infatti nel 1915, grazie a Gennaro Fusco, e subito colpì per la sua nobiltà e le sue forme. La “Voce del Popolo” di quel tempo scriveva: “L’Orfeo è davvero elegante. Costruito in muratura, ferro e cemento armato, offre tutte le comodità di un teatro moderno. Spazioso e bellissimo è il foyer che ha delle indovinate decorazioni. Anche le decorazioni della sala, bianco e oro, sono profuse con maestria ed offrono un insieme di ricchezza e di eleganza pregevolissime”. Oggi l’Orfeo, che naturalmente non riproduce solo film ma coltiva magistralmente anche la sua vena teatrale, è uno dei luoghi simbolo di Taranto, un contenitore unico di cultura e spettacolo.

Cinema Bellarmino – Corso Italia 184

Per chi ha voglia di una serata intima, magari guardando un film d’autore o d’essai, il Cinema Bellarmino è l’ideale. La saletta è piccola e ben arredata, accogliente per quegli spettatori che prediligono pellicole più “impegnate”. È possibile anche assistere a vari eventi culturali durante l’anno.

Cinema Savoia – Via Leonida 25

Un altro cinema storico di Taranto è certamente il Savoia, anch’esso con più di cento anni alle spalle e divenuto ultimamente, grazie a un profondo restyling ultimato lo scorso anno, il primo multisala cittadino, con sei sale e quasi 700 posti complessivi.

Il Savoia nasce nel 1919, quando fu depositato il progetto al Comune, e nel 1921 si tenevano i primi spettacoli di teatro. La prima gestione Miro si ha a ridosso degli anni ’50, con nonno Catello: durante la Seconda guerra mondiale era nonna Caterina a tenere aperto il cinema, mentre gli uomini erano al fronte a combattere. Poi l’acquisizione definitiva, a metà dei favolosi Settanta, a opera dei suoi figli Franco e Geppino, e ora il multisala con la terza generazione.

Le sale si articolano in fasce di capienza scaglionate (200, 150, 120, 100, 50 e 38 posti), e la più moderna tecnologia contribuisce a fare del Savoia un’opera d’arte in tutto e per tutto.

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